Le degustazioni dei grandi vini avvengono "alla cieca" ossia con le bottiglie rigorosamente coperte affinché non ci si lasci condizionare dal l'etichetta della grande azienda. La stessa regola seguo per giudicare un film. In questo caso mi dimentico che sto andando a vedere l'ultima fatica del grande Tarantino e, una volta seduto in sala, giudico quel che vedo. Il film è etichettato "western" ma di western classico ha ben poco. Sono, infatti, mixati vari generi. Western, giallo e splatter; il tutto in un'ambientazione teatrale ( si volge in due soli ambienti: una carrozza e un saloon). Del western non ha però le belle ambientazioni, le sparatorie e, in generale, le caratteristiche peculiari che nell'immaginario degli appassionati lo caratterizzano. A un certo punto vira decisamente verso il giallo punteggiato però di una discreta dose di splatter. Ma, dopo oltre un'ora di film discretamente lento e noioso, probabilmente avrei già lasciato la sala. Non l'ho fatto perché, contravvenendo alla "degustazione alla cieca" di cui parlavo prima, ho considerato che il grande Tarantino avrebbe riservato qualche sorpresa. Concludendo, film per appassionati del grande regista, da gustare fino in fondo. Se il regista fosse stato un altro mi sarei perso il clou perché avrei lasciato la sala alla fine del primo tempo.